In pillole
- Detrazione e deduzione sono due pilastri del nostro sistema tributario: sostengono i cittadini perché alleggeriscono la tassazione sul reddito, abbracciando fasce di popolazione diverse tra loro.
- Le spese deducibili si sottraggono dal reddito complessivo, mentre per le spese detraibili la sottrazione avviene, in percentuale o in misura fissa, dal totale delle imposte.
- Anche alcuni investimenti godono di questo tipo di agevolazione fiscale: i contributi versati alle forme di previdenza complementare, per esempio, sono deducibili fino a un massimo di 5.164,57 euro annui.
Ogni anno, il momento della dichiarazione dei redditi porta con sé numerosi dubbi tra i contribuenti. Più che comprensibile, visto che regole e definizioni sono tante e magari non hanno niente a che vedere con il proprio ambito di interesse o di lavoro. Uno degli interrogativi più frequenti riguarda la differenza tra detrazioni e deduzioni. Due componenti fondamentali del nostro quadro fiscale che però spesso vengono confuse e utilizzate come sinonimi.
Conoscere la differenza tra i concetti di deduzione e detrazione è molto importante: riuscire a distinguerli permette infatti di capire meglio come funzionano le agevolazioni fiscali e quali effetti hanno sulla nostra dichiarazione dei redditi, modello 730 o Modello Redditi (ex Unico). Scopriamo dunque cosa sono e come funzionano nel dettaglio.
Detrazioni e deduzioni: cosa sono?
Se dovessimo chiederlo a un esperto, ci risponderebbe che una deduzione fiscale abbatte il reddito imponibile, mentre una detrazione fiscale produce un abbattimento dell’IRPEF. Tradotto in un linguaggio più agevole? Per farla breve:
- le deduzioni fiscali riguardano le spese sostenute dal contribuente che possono essere sottratte dal reddito complessivo, contribuendo così a determinare il reddito imponibile sui cui si calcola l’imposta dovuta;
- le detrazioni, invece, comprendono le spese sostenute dal contribuente da sottrarre, in percentuale o in misura fissa, dal totale delle imposte da pagare.
C’è reddito e reddito
Reddito complessivo e reddito imponibile sono due cose piuttosto diverse:
- il reddito complessivo include letteralmente tutti i redditi, prima che intervenga l’effetto delle deduzioni;
- il reddito imponibile è quanto risulta dalla sottrazione delle deduzioni fiscali dal reddito complessivo.
Tra le principali spese deducibili abbiamo, per esempio, i contributi previdenziali e assistenziali, gli assegni versati all’ex coniuge o i contributi previdenziali versati per i lavoratori domestici; tra le principali spese detraibili rientrano invece le spese sanitarie, per l’istruzione sia del contribuente che dei figli a carico, premi assicurativi volti a coprire determinati rischi, gli interessi ipotecari, sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, per misure antisismiche e per l’efficientamento energetico.
Detrazione e deduzione: due pilastri fondamentali
Sia per le detrazioni che per le deduzioni, l’Agenzia delle Entrate stabilisce soglie ben precise entro le quali tali agevolazioni fiscali possono essere concesse. Così come sono previste delle franchigie, ossia dei limiti entro cui l’agevolazione non è riconosciuta.
Gli esperti di fisco sottolineano che detrazione e deduzione fiscale sono due pilastri fondamentali del nostro sistema tributario: sostengono i cittadini perché alleggeriscono la tassazione sul reddito, abbracciando al contempo fasce di popolazione diverse tra loro. Se le deduzioni agevolano soprattutto le fasce ad alto reddito, la diminuzione dell’IRPEF attraverso la detrazione fiscale aiuta soprattutto le fasce economiche più deboli.
Come funzionano detrazioni e deduzioni?
Come accennato, le spese detraibili si sottraggono in percentuale dall’imposta lorda, mentre per le spese deducibili la sottrazione è sul reddito complessivo. Se il contribuente ha sostenuto sia spese deducibili sia spese detraibili, saranno oggetto di sottrazione prima le spese deducibili e poi, una volta calcolata l’imposta lorda, si sottraggono le spese detraibili nella misura stabilita da ciascuna di essa.
Esempio: se una persona con reddito di 35.000 euro usufruisce di oneri deducibili fino a 2.000 euro, allora il suo reddito imponibile ai fini IRPEF sarà di 33.000 euro: su quest’ultima somma, saranno sottratte le detrazioni.
Attenzione all’obbligo di tracciabilità
Dal 2020 è previsto l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per poter beneficiare delle detrazioni: i documenti da conservare per la dichiarazione dei redditi sono la copia della fattura o dello scontrino fiscale e la copia del giustificativo della spesa, come l’estratto conto o il pagamento del POS.
Fisco vantaggioso per la previdenza complementare
Deduzioni e detrazioni sono decisive anche per alcuni tipi di investimento, come le forme di previdenza complementare, ossia fondi pensione e Piani Individuali Pensionistici (PIP). In questi casi, il contribuente può beneficiare della deducibilità fiscale dei contributi versati: tenuto conto che l’importo massimo deducibile ogni anno è di 5.164,57 euro, sarà possibile sottrarre l’ammontare dei contributi versati dal reddito imponibile e pagare così meno tasse.
Deduzione e detrazione: conoscerli per risparmiare
Il risparmio può essere anche di tipo fiscale: la consapevolezza dei benefici fiscali che si possono godere in dichiarazione dei redditi può consentire di liberare risorse da destinare ad altri tuoi progetti, foss’anche solo una vacanza o un finesettimana lungo. Ecco perché è importante conoscere il vocabolario fiscale. Un altro tassello in più nell’educazione finanziaria di tutti noi.
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