In pillole
- L’estratto conto è un documento ufficiale molto importante per tutti i correntisti.
- Saperlo leggere è utile per conoscere una serie di informazioni, tra cui gli interessi attivi e passivi e non solo.
- E se qualcosa non ti torna, puoi sempre chiedere chiarimenti alla tua banca.
Chi ha un conto corrente riceve periodicamente un estratto conto dalla sua banca. E, diciamocelo: i più non ci badano granché. In realtà, l’estratto conto è un documento molto importante, per tre ragioni.
Perché l'estratto conto è un documento importante?
Perché l'estratto conto è un documento importante?
- È un documento ufficiale, che riporta tutti i movimenti legati al conto (bonifici, prelievi eccetera).
- Riporta gli interessi che spettano al cliente (attivi) e gli interessi che il cliente deve alla banca (passivi), oltre alle spese e agli eventuali oneri fiscali che il cliente sostiene per il possesso e per l’utilizzo del conto.
- Se per caso c’è qualcosa che non ti torna, puoi contestarlo per iscritto entro 60 giorni di calendario da quando lo hai ricevuto.
Se nell’estratto conto c’è qualcosa che non ti torna, quindi, puoi contestarlo. Ma come? Puoi rivolgerti direttamente alla banca. Se poi emergono eventuali difficoltà o incomprensioni, puoi sempre contattare l’Arbitro Bancario Finanziario, un sistema nato per risolvere le controversie tra banche e clienti senza per forza dover coinvolgere un giudice.
In assenza di contestazione, s’intende che il cliente ha approvato l’estratto conto.
Leggere l'estratto conto: cosa c'è dentro?
I “capitoletti” da conoscere sono tre.
- Movimenti del conto corrente: qui trovi i dati sulle varie operazioni, con la distinzione tra movimenti dare (addebiti) e avere (accrediti). I primi – prelievi, pagamenti con carta, assegni, eccetera – riducono il saldo disponibile, mentre i secondi lo aumentano (esempio: accredito dello stipendio).
- Riassunto scalare: riclassifica le operazioni presenti nei movimenti di conto corrente in base alla cosiddetta “data valuta” ed è il documento nel quale si calcolano gli interessi attivi e passivi legati al conto corrente.
- Competenze: qui puoi trovare riassunte tutte le spese addebitate al cliente, l’eventuale imposta di bollo a carico del conto e gli interessi a credito (o a debito) del cliente stesso.
Che differenza c’è tra data contabile e data valuta?
È presto detto. La data contabile è la data in cui la banca registra contabilmente l’operazione.
Esempio:
- se il cliente fa un prelievo venerdì 19 gennaio 2024, un giorno non festivo per la banca, la data contabile sarà quella in cui il prelievo è effettivamente avvenuto, quindi il 19 gennaio 2024;
- se invece il prelievo avviene domenica 21 gennaio 2024, un giorno festivo, la data contabile sarà il giorno non festivo immediatamente successivo, quindi lunedì 22 gennaio 2024.
La data valuta, invece, è la data in cui inizia il calcolo degli interessi attivi o passivi, cessa il calcolo degli interessi attivi sulle somme prelevate e comincia il calcolo degli interessi passivi sullo sconfinamento. Per prassi, può differire di qualche giorno dalla data contabile. Per esempio, se il cliente versa un assegno a una certa data contabile, gli interessi attivi sull’importo versato potrebbero essere calcolati a partire da una data valuta successiva.
Saldo, documento di sintesi e riepilogo delle spese
Alla fine dell’estratto conto trovi altre due importanti voci: il saldo disponibile, ossia la somma effettivamente disponibile sul tuo conto, che puoi utilizzare per le varie operazioni (prelievi, bonifici, eccetera), e il saldo contabile, che indica la differenza tra accrediti e addebiti per ogni data contabile.
Esempio.
Il tuo saldo sul conto corrente è pari a 1.000 euro. Ne spendi 50 per effettuare un acquisto online. Dopo lo shopping, il saldo disponibile scenderà a 950 euro, mentre quello contabile resterà a 1.000 euro in attesa, appunto, di un aggiornamento contabile.
Non finisce qui. Oltre all’estratto conto, gli intermediari inviano al cliente il documento di sintesi e il riepilogo delle spese: il primo indica in maniera personalizzata le condizioni economiche in vigore per il correntista, mentre il riepilogo delle spese – anche noto come SOF (lo Statement Of Fees, la dichiarazione dei costi, appunto) – elenca le spese sostenute nel periodo per i servizi utilizzati.
L’estratto conto non ha più segreti: ecco cosa sapere
Quindi, ricapitolando: l’estratto conto è un documento molto importante che ti consente di fare periodicamente il punto sui movimenti, i costi, gli interessi e il saldo del tuo conto corrente. Può apparire un po’ tecnico, ma in realtà imparare a leggerlo per avere un quadro della situazione non è affatto difficile.
E per ogni dubbio, puoi sempre confrontarti con la tua banca.
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