Investire: cosa significa, da dove iniziare, perché farlo

Investire: cosa significa, da dove iniziare, perché farlo

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In pillole

  • Può sembrare un tema difficilmente accessibile, ma è indispensabile padroneggiarlo per il benessere tuo e per quello dei tuoi cari.
  • Il primo passo per investire è individuare i tuoi obiettivi e la tua propensione al rischio, intesa come capacità di affrontare la possibilità che il rendimento si discosti in peggio dalle tue attese: così potrai selezionare gli “ingredienti” giusti per il tuo portafoglio.
  • Il rischio può dipendere dal tipo di strumento (obbligazioni, azioni, eccetera), dall’emittente, dalla valuta, dall’area geopolitica e dal mercato di quotazione dello strumento.
  • La consulenza di un esperto può aiutarti a gestire tutto con consapevolezza e tranquillità, anche perché i tuoi obiettivi cambiano con te, com’è fisiologico che accada nella vita di tutti noi.

Investire può sembrare una cosa difficile, ma è il fondamento su cui possiamo costruire un tesoretto partendo dai nostri risparmi e creando così la nostra indipendenza e serenità finanziaria presente e, soprattutto, futura. Nonostante il mondo degli investimenti possa sembrare piuttosto ostico, per il linguaggio talvolta complesso o per lo stress che le molte decisioni da prendere comportano, imparare a padroneggiarlo è essenziale per il tuo benessere e per quello dei tuoi cari.

A livello generale, investire significa essenzialmente due cose:

  • stabilire quali traguardi vuoi raggiungere;
  • associare a ciascun traguardo lo strumento giusto per raggiungerlo.

Tutto questo, tenendo sempre conto della tua relazione con il concetto di “rischio”, mai del tutto eliminabile negli investimenti così come nella vita stessa. Ma come e da dove iniziare, esattamente?



Come si inizia a investire?

Mettiamo che tu sia un appassionato di pasticceria. Prima di iniziare a cucinare una torta, cosa fai? Tiri fuori il ricettario, cerchi la pagina che ti serve, prepari tutti gli ingredienti sul tuo banco da lavoro, in ordine e nel modo giusto. Bene. Il passo iniziale, quello che dà il via a tutto, è decidere qual è la torta che vuoi fare. È un ciambellone? Una crostata? Una red velvet? Ci sono diversi obiettivi e alcuni si possono raggiungere in poco tempo (ciambellone), mentre per altri ci vuole di più (red velvet).

Così è per gli investimenti. Devi prima di tutto individuare i tuoi obiettivi. In base a ciascuno di essi, capirai quanto tempo richiederà il tuo investimento per dare un risultato “gustoso”. Insomma, potrai capire se investire in un’ottica di breve, medio o lungo termine: per “breve termine” generalmente s’intende meno di un anno, il “medio termine” implica una prospettiva fino cinque anni all’incirca, per “lungo termine” andiamo ben oltre il quinquennio. Giusto per inquadrare di quale tipo di impegno stiamo parlando.

In questo processo è fondamentale, come accennato, determinare la tua tolleranza al rischio, ossia il grado di rischio che sei disposto a sopportare per ottenere un rendimento più consistente. La tolleranza al rischio è uno dei fattori che condizionano maggiormente il tipo di asset da aggiungere al portafoglio, laddove per “asset” si intende tutto quello che viene scambiato sul mercato finanziario: alcuni asset tendono a essere più volatili, cioè più soggetti a oscillazioni nel loro valore, rispetto ad altri. In linea di massima le azioni lo sono di più delle obbligazioni, ma in compenso, nel medio e lungo termine, tendono a crescere di valore più delle obbligazioni.



A ciascuno i suoi obiettivi

Perciò, dopo aver definito i tuoi obiettivi e il tuo livello di rischio, devi decidere quali strumenti di investimento utilizzare per arrivare ai traguardi che ti sei prefissato. L’importo che destinerai a ciascuno strumento dipenderà dal tuo obiettivo, oltre che dal tempo che hai a disposizione. Non esiste un approccio valido per tutti, quando si tratta di investire: tutto dipende dalla tua tolleranza al rischio, dai tuoi obiettivi d’investimento e dal tuo orizzonte temporale.

Scelti i tuoi investimenti, ogni tanto dovrai monitorare e riequilibrare il tuo portafoglio. Se sei giovane e hai un capitale ancora tutto da costruire, potresti decidere di investire il 70% del tuo denaro in azioni e il 30% in obbligazioni; man mano che diverrai più maturo potrebbe aver senso riequilibrare le due componenti.

Ma è solo un esempio: i casi della vita sono tanti e solo la consulenza di un esperto può aiutarti a gestire tutto con consapevolezza e tranquillità. Vero è che i tuoi obiettivi cambiano con te, com’è fisiologico che sia. A vent’anni l’obiettivo potrebbe essere comprare casa per andare a vivere da solo; a 35, una casa più grande per la propria famiglia e un gruzzoletto per la pensione; più avanti, l’università dei figli. E via dicendo.



Perché è importante investire?

Per anni abbiamo visto nonni e genitori lavorare duramente per “mettere soldi da parte”. Ma “mettere soldi da parte” non basta: il valore reale del nostro denaro deve vedersela con l’inflazione, che implacabilmente lo erode. Uno scudo può essere, appunto, l’investimento. Che non solo difende il valore dei nostri risparmi ma, se ben gestito, lo incrementa anche.

In tal senso, in virtù dell’interesse composto, il tempo è assolutamente un alleato. “È denaro”, si dice, e infatti in questo caso il tempo lavora per te. L’importante è definire un piano, con l’assistenza di un consulente finanziario, e attenersi a questo in ogni fase di mercato. Dietro le quinte, il tempo e l’interesse composto faranno il loro lavoro. E non serve nemmeno molto per iniziare: bastano pochi euro, per dare eventualmente il via a un investimento graduale, frazionato nel tempo.

Prima inizi, più velocemente puoi dare valore ai tuoi soldi. Per un presente – ma, soprattutto, per un futuro – più sicuro e sereno.

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Articolo realizzato in collaborazione con   Feduf Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio

Le informazioni contenute negli articoli sono prodotte da Banca Mediolanum in collaborazione con FEduF, escludono qualsiasi forma di consulenza e hanno scopo puramente informativo.

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