L'opinione di Mediolanum

2024: la variabile politica

Lunedì 15 luglio, dopo che alle 18.11 del sabato precedente durante un comizio in Pennsylvania un proiettile perfora l’orecchio destro del candidato Donald Trump, contro ogni previsione, la riapertura dei mercati è avvolta da una calma irreale, poi, con il passare delle ore, prima in Europa e poi a Wall Street, le borse accelerano, come se non fosse accaduto nulla. In realtà l’interpretazione del mainstream è un’altra: Trump è ancora vivo e rimane il favorito, si compra. Salgono tutte le attività di rischio, è il RISK ON, è il “Trump Trade”. Memori degli errori di valutazione del 2016, quando la vittoria di Trump era vista come sfavorevole per i mercati, oggi si percepisce che la comunità finanziaria è a favore del tycoon e la sua sopravvivenza è la “good news” che spinge le quotazioni.

Nelle previsioni degli economisti il 2024 doveva essere l’anno della politica, più di 4 miliardi di cittadini in tutto il pianeta sarebbero andati al voto con la possibilità di cambiare lo status quo in India, Europa, Usa, Taiwan, UK a cui si sono aggiunte le elezioni straordinarie in Francia e Giappone. Incognite enormi, per questo la politica tornata protagonista poteva diventare una variabile imprevedibile per i mercati. E la previsione in qualche modo è stata rispettata, ma va notato che più che influenzare i mercati finanziari ha condizionato le istituzioni finanziarie “costringendole” ad accelerare nelle loro decisioni che per molti erano già in grave ritardo. La BCE ha fatto il suo primo taglio a giugno, alla vigilia delle elezioni Europee, la Fed eccezionalmente e in maniera straordinaria a settembre, poco prima del voto Usa. Misure straordinarie ed eccezionali perché raramente nella storia le Banche Centrali avevano agito nei periodi elettorali. Straordinario ed eccezionale sono aggettivi che si possono utilizzare per sintetizzare il 2024 sui mercati, perché nonostante le grandi incognite politiche e i numerosi fatti di cronaca, a un mese dalla chiusura, stanno per mettere a bilancio un’altra performance molto positiva, riuscendo addirittura a riparare lo spaventoso incidente di mezza estate. Non l’attentato a Trump, ma l’agguato allo Yen che rafforzandosi ha costretto molti speculatori troppo esposti al rischio, a coprirsi, vendendo e causando panico che per fortuna è stato molto breve e contenuto.

Straordinario ed eccezionale anche per i temi di investimento e per gli andamenti generali come tradizionalmente sono stati studiati, raramente i rialzi dei settori rischiosi sono stati accompagnati da rialzi di quegli strumenti definiti come “beni rifugio”, metaforicamente sarebbe come guidare un’auto premendo contemporaneamente acceleratore e freno. Su questi mercati “moderni” si può fare. Mercati “moderni” che sono condizionati anche dall’arrivo di nuovi protagonisti, in particolare i cripto asset. Il 2024 è stato l’anno del Bitcoin, che con l’introduzione degli Etf (per ora limitati agli Usa) hanno sdoganato questo asset per ora ancora incompreso dai più.

""

È stato l’anno difficile per Francia e Germania, la prima con problemi politici e di bilancio, la seconda con una recessione causata da una strategia economica miope, fondata principalmente sui due pilastri Cina e Russia che ora sono caduti. In vista del 2025 questa può essere un’eredità pesante per l’Europa, ma ha anche dei risvolti positivi, c’è sempre il PNRR troppo spesso dimenticato, un incentivo straordinario che secondo la BCE potrebbe far diventare Italia e Spagna le nuove locomotive del nostro continente. Dieci anni fa eravamo dileggiati come “Pigs”, oggi possiamo diventare i migliori.

La vittoria elettorale di Donald Trump che sui mercati finanziari ha lanciato il “Trump Trade”, un rialzo corale delle borse, tuttavia porta un’incognita: il “Trump Trade” contiene nel pacchetto anche le promesse economiche fatte agli elettori americani, come i dazi. Le prime “minacce” di tariffe doganali sono arrivate a Canada e Messico con rialzi sui prezzi del 25%, e un ulteriore 10% per merci cinesi (fonte: www.borsaitaliana.it del 26/11/24). Secondo il Wall Street Journal il programma di dazi farebbe crescere l’inflazione dello 0,75% il prossimo anno, riducendo di mille dollari il potere d’acquisto di una famiglia americana. Basteranno queste cifre a riportare Trump a più miti consigli? Lo capiremo dopo il suo insediamento, per ora qualche indizio arriva dalla nomina di Scott Bessent a Segretario al Tesoro (il ruolo più importante della nuova presidenza). Bessent è un ex gestore di Hedge Fund, uomo di mercato, conosciuto per la sua ricetta economica del “3-3-3”, ovvero Pil in crescita del 3%, deficit federale più che dimezzato al 3%, produzione di petrolio Usa incrementata di 3 milioni di barili al giorno. Il “Trump Trade” è fatto di rose ma anche di spine, sta all’Europa coglierle nel modo giusto.

RISK ON: “accensione del rischio”. Nel gergo dei mercati la definizione indica il gruppo di strumenti con più alto potenziale di rendimento ma anche appunto di rischio. Il suo contrario è il “RISK OFF” che comprende quel gruppo di strumenti che una volta erano chiamati beni rifugio.


AVVERTENZA LEGALE: questo è un foglio di informazione aziendale con finalità promozionali che riflette le analisi, effettuate da Banca Mediolanum, sulla base dell’attuale andamento dei mercati finanziari il cui contenuto non rappresenta una forma di consulenza nè un suggerimento per gli investimenti.

NOTA DI REDAZIONE: gli argomenti, le immagini e i grafici sono frutto di elaborazione interna.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le informazioni riportate non devono essere intese come una raccomandazione, diretta o indiretta, o un invito a compiere una particolare operazione. Per verificare le soluzioni più adatte alle tue esigenze e adeguate al tuo profilo di investitore rivolgiti sempre al tuo Family Banker.

Risparmio, anche energetico

Questa schermata consente al tuo monitor di consumare meno energia quando il computer resta inattivo o quando ti allontani. Per riprendere la navigazione ti basterà cliccare un punto qualsiasi dello schermo.