L'opinione di Mediolanum

Sole e Ombrello

"Siamo pronti a utilizzare la nostra gamma completa di strumenti per sostenere il flusso di credito alle famiglie e alle imprese". Così, al termine di una riunione della Fed convocata straordinariamente di domenica, Jerome Powell comunicava ai mercati e al mondo il grande passo deciso dalla Banca Centrale americana: portare i tassi d'interesse a zero. Decisione simbolica e storica a cui, nei prossimi mesi, la Fed aggiungerà l’acquisto di almeno 700 mld di dollari in obbligazioni (fonte ilsole24ore 9/4/2020), 500 mld in titoli di stato e il resto in titoli garantiti da ipoteca come sforzo per stabilizzare i mutui per la casa. 

Era il 15 marzo del 2020. L’eccezionalità del momento era data da una pandemia al galoppo che oltre a contagiare il mondo spingeva l'economia in recessione. È qui che la Fed con Powell fa la prima grande mossa, talmente grande da ricevere il plauso di Trump I che disse "la decisione della Fed di abbassare i tassi mi rende molto felice". Ma non dai mercati che il giorno successivo reagirono con nuove vendite. I ribassi che continuavano da giorni e che dopo aver azzerato i guadagni da inizio anno, in pochi giorni hanno portato le borse in "bear market".

Andamento prezzo dell'indice Standard and Poor 500 dal 2020 ad oggi

Tra panico e stato di emergenza, Powell si ritrova ad annunciare nuove misure straordinarie di acquisto senza limiti di bond. Contro il rischio di una nuova Grande Depressione, la Fed scende in "guerra" spingendosi per la prima volta nei suoi 106 anni di storia a offrire sostegno diretto a aziende, famiglie e municipalità. 

Un'altra protagonista di quel momento è Christine Madeleine Odette Lagarde, chiamata da poco a sostituire Mario Draghi, si trova al battesimo del fuoco, e persino lei avvocatessa, ex direttore generale del FMI, ex ministro dell'Economia, dell'Industria e dell'Impiego, si trova in un momento di difficoltà. Dopo il taglio dei tassi doveroso, effettuato con il machete, pronunciò quella frase "non siamo qui per abbassare gli spread" che attirò su di sé l'acredine dei media e del popolo perché male interpretate ma che avevano un intento costruttivo, cioè di responsabilizzare la politica affinché anch'essa facesse la propria parte.

Le Banche Centrali in quel momento, oltre a portare i tassi a zero, (livelli storici!) agirono con misure straordinarie, una su tutte la Banca del Giappone che attraverso gli etf comprò indici di borsa. E la politica? Gli Usa attuarono il CARES act (Coronavirus Aid, Relief, and Economic Security) 2,2 trilioni di stimoli economici (fonte ilsole24ore 12/11/2021), e l'Europa il mega piano europeo di Next Generation Eu (750 mld) che tutti conosciamo come PNRR (fonte italiadomani.gov.it.)

Un sostegno planetario, una pioggia di miliardi in tutte le valute del mondo per salvare l'economia dalle tenebre della recessione. Olivier Blanchard (docente al Mit e ex capo economista all'FMI) poco tempo prima profetizzò "alla prossima crisi la Fed sarà autorizzata a comprare azioni e "cose", ci siamo andati molto vicino.

"Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello" dice la saggezza popolare, e non è solo una questione meteorologica… Quante volte in passato proprio in questo mese abbiamo visto i mercati impazzire, travolti dalla volatilità, inabissarsi o al contrario risorgere dalle tenebre? Nel marzo 2000 ci fu la bolla internet, in quello del 2003 l'inizio della guerra in Iraq, nel marzo 2008 il salvataggio di Bear Sterns, nel marzo 2009 la rinascita di Wall Street, in quello del 2011 il terremoto a Fukushima, solo citando i casi più eclatanti. Nel marzo del 2020 i mercati registrano forse l'apice della follia, tanto che Warren Buffett commentava quei giorni di totale smarrimento con questa battuta epica: "se vivi abbastanza a lungo, sui mercati potrai vedere di tutto. Io sono dovuto arrivare a 89 anni per sperimentare una cosa del genere".

Un mese pazzerello, quindi, però con le sue crisi insegna molte cose: che bisogna stare attenti alle esagerazioni, che non si deve cedere al pessimismo, e che nei momenti più difficili il mondo fa quadrato per l’interesse comune. 

BEAR MARKET – tradotto: “mercato orso”, dove l’orso è l’animale che simboleggia il ribasso, Con questa definizione si intende un mercato caratterizzato dalla diminuzione dei corsi azionari che si prolunga per un periodo relativamente ampio. I tecnici identificano l’inizio di un mercato orso quando i corsi azionari dai massimi hanno superato la soglia del 20% di perdite.


AVVERTENZA LEGALE: questo è un foglio di informazione aziendale con finalità promozionali che riflette le analisi, effettuate da Banca Mediolanum, sulla base dell’attuale andamento dei mercati finanziari il cui contenuto non rappresenta una forma di consulenza nè un suggerimento per gli investimenti.

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