Sai come si fa il bilancio familiare?

Sai come si fa il bilancio familiare?

##mpLabelNext##
##mpLabelPrev##

In pillole

  • Per fare una buona pianificazione finanziaria devi partire dal tuo bilancio familiare: prendi un foglio, anche digitale, e segni le uscite (quindi le spese) e le entrate.
  • Con la pianificazione finanziaria puoi analizzare in modo obiettivo i tuoi bisogni e programmare di conseguenza le tue spese, in base alle tue entrate.
  • Tieni presente che i tuoi obiettivi e bisogni non sono sempre uguali, ma cambiano anche in base alla fase della vita che stai attraversando.


La spesa settimanale, l’affitto, le bollette, i vestiti, la scuola, l’università, la palestra: single o no, giovane o meno, la lista delle voci di spesa fa presto ad allungarsi. E starci dietro richiede tempo. Un metodo agevole per farlo c’è: è il “bilancio familiare”.

Si fa presto a dire “bilancio familiare”: ma come si costruisce?

È presto detto. Parti da un certo periodo di tempo, per esempio un mese. Il mese inizia dal giorno 1 e finisce al giorno 28, 30 o 31: a partire dal primo giorno, conservi scontrini e ricevute, che ti serviranno per controllare le varie spese. Bene. Poi prendi carta e penna o, meglio ancora, apri un file (per esempio EXCEL) sul tuo pc. Fatto?

Ora dividi il foglio in: “uscite”, “entrate” e “cifra in euro”. Così.

Ora dividi il foglio in: “uscite”, “cifra in euro”, “entrate” e, anche in questo caso, “cifra in euro”. Così.


Cosa mi è entrato in tasca? Cifra in euro
Stipendio 1.500
Rendita affitto 600
Rendita investimenti 200

Per cosa ho speso i soldi?
Cifra in euro
Beni alimentari
400
Bollette
250
Trasporti
700


Ricordati di annotare anche gli addebiti (SPESE) ricevuti direttamente sul conto: le rate del mutuo, per esempio, o le utenze domiciliate (che appunto ti vengono addebitate direttamente sul conto), o anche le eventuali forme di investimento del risparmio (ENTRATE), specialmente se prevedono versamenti a cadenza periodica (come i Piani di Accumulo del Risparmio).

Non finisce qui: oltre alle spese mensili, infatti, ci sono anche le spese che ricorrono una volta ogni sei o dodici mesi. Come metterle in conto? Lo vediamo subito.


Mettere in conto le spese periodiche non mensili: come si fa?

Bollo auto, premi delle varie polizze a copertura della Responsabilità Civile (per esempio, la RC Auto), premi per altre polizze: come metterle nel calcolo? Basta dividere ognuno di questi importi per il numero di mesi corrispondenti, perciò:

  • se è una spesa che ricorre ogni sei mesi, bisognerà dividere per 6;
  • se è una spesa annuale, bisognerà dividere per 12.

Il risultato sarà la quota mensile di tali spese. Esempio, per capirci meglio: ipotizziamo un costo annuale di 1.200 euro. Per metterlo nel bilancio mensile dovrai dividere i 1.200 euro annuali per il numero di mesi in un anno, come segue.

Il risultato del calcolo va aggiunto all’elenco. E lo stesso vale per le entrate, se non sono mensili.


Spese annuali e semestrali: come calcolo la quota da mettere nel bilancio mensile?

Esempio: spesa annuale di 1.200 euro
1.200 euro (spesa annuale): 12 mesi (numero di mesi in un anno) = 100 euro
La quota da inserire nel bilancio mensile è pari a 100 euro.

Altro esempio: spesa semestrale di 300 euro
300 euro (spesa semestrale): 6 mesi (numero di mesi in un semestre) = 50 euro
In questo caso, la quota da inserire nel bilancio mensile è pari a 50 euro.

Stipendio e non solo: cosa va messo nella colonna delle entrate?

Nella colonna delle entrate devi mettere:

  • i redditi (da lavoro, pensione e via dicendo);
  • le rendite immobiliari (affitti, eccetera);
  • le rendite finanziarie (interessi sui titoli di Stato, dividendi azionari, eccetera);
  • gli introiti da altre fonti (rimborsi, donazioni, eredità).

Massima serenità, in ogni caso: non sta scritto da nessuna parte che devi fare tutto da solo. Volendo, puoi utilizzare strumenti di budgeting online o app per semplificare il monitoraggio delle spese e l’analisi dei dati, avvalendoti di strumenti come questo template. In mezzo a tanti numeri, un fatto è certo.


Gestire bene entrate e uscite è molto importante

A fine mese, la differenza tra entrate e spese ti dirà se sei riuscito a risparmiare, mettendo da parte qualcosa per gli imprevisti e per il futuro, oppure no. Tagliare le spese superflue e scegliere le offerte più convenienti può aiutarti a migliorare. Ed è uno sforzo che va assolutamente fatto, per due motivi:

  • gli imprevisti possono capitare a chiunque in qualunque momento;
  • tutti noi abbiamo progetti che vorremmo realizzare e obiettivi che ci piacerebbe raggiungere (una moto o un’auto nuova, una casa più grande, un viaggio intorno al mondo e via dicendo) e senza aver prima accantonato il nostro gruzzoletto è molto più difficile.

Questo ci porta a un altro punto: ovvero alla necessità di stabilire obiettivi di risparmio a breve e lungo termine. Quali possono essere? I più disparati, naturalmente: la creazione di un fondo di emergenza, l’acquisto di una casa, una crociera intorno al mondo o il pagamento delle tasse universitarie (tue e/o dei tuoi figli). Tutti traguardi che non vanno solo definiti in astratto, ma quantificati in termini di importo, stabilendo l’arco temporale per il loro raggiungimento.


Creare, monitorare e aggiornare il piano di spesa

È innanzitutto utile identificare le varie categorie di spesa e risparmio. Fatto ciò, allocare la giusta quota mensile per ciascuna sarà più facile, dando la priorità a quelle fondamentali e contenendo le uscite superflue. Riordinare il budget mensile in tal senso consente inoltre di individuare quelle spese fisse che possono eventualmente essere ridotte rinegoziando contratti o tariffe: bollette, utenze domestiche e abbonamenti, per dire.

Il bilancio, ovviamente, non va solo fatto, ma anche monitorato e aggiornato. Come?

  • Registrando regolarmente le entrate e le uscite per verificarne l’andamento;
  • confrontando le spese effettive con quelle previste e, se necessario, apportando modifiche al piano di spesa;
  • tenendo conto di cambiamenti nelle entrate, nelle uscite o negli obiettivi finanziari.

 

Bilancio familiare: alcuni consigli utili

Nel fare ciò, è decisivo coinvolgere tutti i membri della famiglia, per favorire la condivisione degli obiettivi e la responsabilizzazione di tutti, anche dei più giovani. Senza scoraggiarsi se si verificano imprevisti: il bilancio familiare è infatti uno strumento flessibile, che si può adattare alle nuove esigenze. Infine, ricompensarsi per il raggiungimento degli obiettivi finanziari può aiutare a mantenere viva la motivazione.

 

Bilancio familiare: la pianificazione aiuta il risparmio

Creare e gestire un budget familiare richiede impegno e disciplina, ma i benefici sono indubbi. Un bilancio ben strutturato, infatti, ti consente di:

  • ridurre lo stress finanziario; • raggiungere gli obiettivi di risparmio;
  • migliorare la comunicazione finanziaria in famiglia;
  • avere maggior controllo sulle tue finanze;
  • costruire un futuro più sicuro e sereno.

Il minimo comun denominatore è, appunto, il risparmio. Che prima va costruito – tramite un’adeguata gestione delle entrate e delle uscite – e poi organizzato sulla base di una pianificazione finanziaria che tenga conto di chi sei, di cosa vuoi e del tempo entro il quale vuoi raggiungere i tuoi obiettivi.

 

Hai bisogno di aiuto? Consulta il glossario

Articolo realizzato in collaborazione con   Feduf Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio

Le informazioni contenute negli articoli sono prodotte da Banca Mediolanum in collaborazione con FEduF, escludono qualsiasi forma di consulenza e hanno scopo puramente informativo.

Risparmio, anche energetico

Questa schermata consente al tuo monitor di consumare meno energia quando il computer resta inattivo o quando ti allontani. Per riprendere la navigazione ti basterà cliccare un punto qualsiasi dello schermo.